Lo stampaggio ad iniezione per materie plastiche è una tecnica che consiste nella fusione di materiale plastico e nella sua iniezione in uno stampo dal quale, grazie ad un processo di raffreddamento, verrà poi estratto l’oggetto riprodotto.
Tramite questa tecnica, risalente al XIX secolo, è possibile fabbricare oggetti in plastica di diverse tipologie, dai giocattoli ai componenti per automobili.
Ad oggi, è una delle principali tecniche di produzione di massa.
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Gli stampi per lo stampaggio a iniezione
Lo stampo ad iniezione può essere in acciaio o in alluminio ed è composto da alcune parti principali quali:
- Colonne e bussole: indispensabili per centrare lo stampo
- Porta stampo: la struttura esterna dello stampo dove troviamo l’insieme dei componenti dello stampo stesso
- Matrice: la parte dello stampo sulla quale vengono costruite le cavità che danno forma al nostro pezzo in plastica.
- Estrattore: parte che permette di estrarre i pezzi dallo stampo
- Canali di raffreddamento: utili per raffreddare e solidificare il pezzo
In funzione delle specifiche esigenze è poi possibile decidere il sistema di iniezione più adatto tra canale freddo o caldo.
Il sistema a canale freddo prevede che il materiale fuso passi nel canale di iniezione e vada direttamente nelle figure. In questo modo il pezzo viene estratto con una parte di residuo di materiale perché direttamente iniettato nelle cavità. Residuo che in gergo viene chiamato materozza.
Il sistema a canale caldo invece prevede una camera calda situata nella parte fissa dello stampo, che tramite delle resistenze elettriche, scalda i canali dove viene indirizzato il materiale plastico fuso. Di conseguenza il materiale fuso arriva direttamente alla cavità o viene ramificato in più cavità e gli scarti sono assenti.
In fase preliminare è molto importante selezionare un fornitore affidabile che abbia una sufficiente esperienza nella produzione di stampi per materie platiche.
Come funziona lo stampaggio ad iniezione
Il procedimento per lo stampaggio ad iniezione consiste nelle seguenti fasi principali:
- Ciclo di iniezione
Previa progettazione dello stampo 3D tramite avanzati metodi CAD e dopo aver selezionato accuratamente il tipo di materiale plastico idoneo per lo stampaggio ad iniezione (come per esempio policarbonato, polipropilene, polietilene, PVC ecc) lo stampo viene montato su una pressa ad iniezione dove il materiale plastico viene fuso per poi essere iniettato nello stampo sotto alta pressione tramite un foro di colata. - Raffreddamento del materiale plastico
Grazie a dei canali di raffreddamento progettati all’interno dello stampo, il materiale plastico iniettato nelle cavità dello stampo viene raffreddato e portato alla solidificazione. Processo questo che avviene in pochissimi secondi. - Estrazione del prodotto dallo stampo
Terminata la fase di raffreddamento, il risultato è un prodotto solidificato, che viene estratto dallo stampo divenendo un prodotto finito, pronto per essere passato al controllo qualità, imballato e poi spedito.
Vantaggi dello stampaggio ad iniezione plastica
Lo stampaggio ad iniezione è un metodo molto efficiente, data la sua economicità nella produzione di massa.
La tecnica degli stampi per materie plastiche permette inoltre di creare prodotti di vari livelli di complessità, che richiedono un’elevata precisione nella finitura e nei dettagli.
Nel processo di stampaggio ad iniezione, infine, lo scarto di materiale può essere facilmente raccolto e riciclato, contribuendo a creare una produzione più sostenibile, contrastando la produzione intensiva di plastica che si è creata negli anni.
Questo metodo si qualifica come altamente efficiente grazie a questa combinazione unica di vantaggi che lo rendono ideale per la produzione in massa di prodotti in plastica, a basso costo e sostenibile.